Un costo che non si può ignorare
Secondo ricerche recenti, il danno economico causato da un cyberattacco si aggira intorno a cifre milionarie, considerando danni diretti, multe e perdita di fiducia. Questo rende la Cybersecurity per aziende una priorità gestionale, non semplicemente un dettaglio informatico. Un piccolo investimento in difesa può evitare perdite enormi molto più grande in caso di incidente.
La responsabilità del top management
I vertici aziendali sono responsabili di definire come allocare risorse, proteggere gli asset, e salvaguardare gli asset più preziosi: i dati. Ignorare la sicurezza informatica può esporre l’azienda a conseguenze legali e regolamentari. Normative come il General Data Protection Regulation e la nuova normativa europea sulla sicurezza informatica impongono alle aziende di provare la conformità, e in caso di inadempienza le multe possono essere severe.
La sicurezza come vantaggio competitivo
Un atteggiamento preventivo alla cybersecurity non solo previene gli attacchi, ma può anche diventare un fattore di differenziazione. Le aziende che adottano soluzioni affidabili guadagnano maggiore credibilità sul mercato. La trasparenza sulla gestione dei rischi digitali è ormai un tassello chiave della governance.
Dal rischio alla resilienza
La sfida per il futuro non è solo prevenire gli attacchi, ma costruire continuità operativa. Questo significa avere piani di continuità, sistemi ridondanti e procedure di risposta agli incidenti pronte all’uso. Le aziende resilienti non si limitano a proteggersi, ma limitano al minimo i danni, riducendo l’impatto di eventuali crisi.
Conclusione
La cybersecurity non è più un questione da specialisti, ma una responsabilità condivisa ai massimi livelli. I consigli di amministrazione devono metterla sullo stesso piano della crescita, al pari della crescita. Solo così si può garantire un business resiliente in un panorama digitale sempre più complesso.